“…Appena aperto il frigorifero, la vide. La caponatina! Sciavuròsa, colorita, abbondante, riempiva un piatto funnùto, una porzione per almeno quattro pirsone. Erano mesi che la cammarera Adelina non gliela faceva trovare. Il pane, nel sacco di plastica, era fresco, accattato nella matinata. Naturali, spontanee, gli acchianarono in bocca le note della marcia trionfale dell’Aida…”
(La gita a Tindari, A.Camilleri)
Il nome di questa pietanza deriverebbe dal “capone”, pesce (lampuga) dalla carne pregiata ma piuttosto asciutta che veniva servito nelle tavole dell’aristocrazia siciliana condito con una particolare salsa agrodolce. Il popolo, non potendo permettersi il costoso pesce, lo sostituì con le più economiche melanzane.
Sembra che la ricetta sia di origine palermitana ma, in Sicilia, ne esistono moltissime versioni…probabilmente una per ogni famiglia!
Quella che riporto è la ricetta della nonna, la mia nonna!!
La caponata della nonna
6 melanzane nostrane (ossia di quelle scure e lunghe)
50 g di capperi sotto sale sciacquati in acqua calda
100 g di olive verdi
400g di salsa di pomodoro fresca (in realtà quel tanto che basta per formare un sughetto appena colorato e denso)
3 gambi di sedano
2 cipolle bianche
1/3 bicchiere di aceto di vino bianco
2-3 cucchiai di zucchero
sale
pepe
olio d’oliva per friggere…tanto
Lavare le melanzane e sfilettare la buccia…levare in tutto 4 strisce, una per lato; tagliare gli ortaggi a dadini di circa 2 cm per lato e metterli a bagno con acqua e sale per circa 30-45 minuti in modo che perdano l’amaro.
Dopo averle scolate per bene, friggere le melanzane in abbondante olio caldo a fuoco dolce. Una volta cotte metterle in uno scolapasta (o in una ciotola foderata con carta assorbente o carta in cui viene avvolto il pane) e salarle.
Preparare l’agrodolce in un bicchiere sciogliendo lo zucchero nell’aceto; lavare il sedano, tagliarlo a pezzetti e sbollentarlo una decina di minuti in acqua bollente con poco sale.
In una padella a bordi alti fare appassire con un (bel) po’ di olio le cipolle precedentemente affettate; aggiungere il sedano, i capperi e le olive tritate grossolanamente.
Unire la salsa e l’agrodolce, mescolare per bene; aggiustare di sale e pepe , far cuocere per circa 10 minuti.
Sistemare le melanzane fritte in una ciotola capiente e versarvi sopra la salsa agrodolce. Coprire e mettere a riposare…La caponata DEVE riposare, per insaporirsi … più passa il tempo e più è buona!
Con questo capolavoro della cucina siciliana partecipiamo alla raccolta di Simona intitolata “Melanzana perlina dell’orto“