Viri chi dannu ca fannu i babbaluci, ca cu’ li corna ammuttanu i balati;
si unn’era lestu a ghiccàricci ‘na vuci, viri chi dannu ca fannu i babbaluci…
I babbaluci… molluschi gasteropodi di terra …lumache dotate di conchiglia…alimento molto diffuso in Sicilia consumato durante l’estate, precisamente da giugno a settembre. A Palermo è tradizione (nel senso che è tassativo, non si scappa…) mangiare i babbaluci la sera antecedente il festino di Santa Rosalia (14 Luglio), ogni anno non si contano i danni arrecati dalla festività alla popolazione di babbaluci presenti nelle campagne panormite!!
I babbaluci
1 kg di lumache conchigliate
1 testa d’aglio
tanto prezzemolo
olio evo
Il giorno prima della preparazione lavare per bene, avendo cura di non rompere i gusci, i babbaluci e metterli a spurgare in un capiente scolapasta che verrà coperto con un grande coperchio per evitare che le lumache possano darsela a gambe…
Il giorno successivo, prendete una pentola grande e distribuite del sale sul bordo (piccolo trucco per evitare la fuga ) e ponetevi all’interno le lumache. Lasciare riposare al sole per circa due ore in modo tale che le lumachine escano fuori dal guscio per via del calore. Infine, cambiare l’acqua e mettere a cuocere per qualche minuto a fuoco lento.
In un tegame far soffriggere, in abbondante olio, gli spicchi d’aglio tritati finemente; regolare di sale e pepe, aggiungere le lumache e abbondante prezzemolo. Lasciare insaporire qualche minuto mescolando spesso.
I babbaluci vanno serviti freddi e si mangiano tirando fuori la lumachina dal guscio con l’aiuto di uno stuzzicadenti oppure… succhiandoli!!!