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Archive for novembre 2009

I week end autunnali, complici le belle giornate, cominciano ad animarsi di frequenti passeggiate fuori porta, per rinfrancare lo spirito e godere di quei colori caldi  che l’autunno generosamente ci regala .

Rapiti da queste bucoliche atmosfere lo spirito, l’abbiamo appagato e riempito delle  belle immagini e degli odori della campagna autunnale….ma…magari pensare un po’ anche al corpo? Quel  rumore in lontananza non è chissà quale strano animale…è lo stomaco che comincia a brontolare, capirete…dopo tutto quel camminare…avrà diritto di reclamare un minimo di attenzione o no?

E allora quale migliore occasione per potersi concedere le mitiche “cipollate”, alfa e omega di ogni “arrustuta” ( barbecue) che si rispetti. Si tratta di delicati involtini di sottilissime fette di pancetta con al centro un cuore tenero di cipollotto e primo sale.

Prepararli è semplicissimo :

cipollotti possibilmente sottili , altrimenti si possono dividere a metà

delle strisce di formaggio primo sale

delle fette di pancetta (due per ogni involtino)

Si tratta semplicemente di arrotolare in modo compatto le fette di pancetta attorno al cipollotto e al formaggio e di scottarli sulla brace 5 minuti per lato. Ovviamente danno soddisfazione anche cotti al forno.

Con queste cipollate partecipiamo alla raccolta di “Ricette facili” dal titolo “Ma che si fa con la pancetta!!


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E oggi si mangia insalata!

…Certo capisco che non è un gran ritorno ,visti i numerosi giorni di assenza dal blog….

Ma se la serviamo dentro ad una cialda croccante di parmigiano…le cose cominciano a farsi un po’ più interessanti. Che ne dite?

Padella antiaderente di 18/20 cm di diametro

40 gr di parmigiano grattugiato ( per cialda)

Insalata mista (in questo caso c’era spinacino, lattughino rosso ,rucola e songino)

1 pera (suggerisco la varietà kaiser)

Noci

Olio sale e pepe

Spolverare sul fondo della padella una generosa manciata di parmigiano  grattugiato fino ad ottenere uno strato più uniforme possibile.

Trasferire la padella sul fornello e, mantenendo la fiamma bassa, fare sciogliere il parmigiano. Appena sciolto, aiutandovi con una forchetta , sollevate i bordi del disco che si sarà formato e fatelo scivolare su una coppetta capovolta che userete come forma per la cialda.

Nel frattempo condire l’insalata ed affettare le pere. Riempire ogni cialda con l’insalata, le fette di pera ed i gherigli di noce.

 

 

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Nonostante in città ci sia ogni anno un numero crescente di streghette, mostri ed Halloween Party, la festa dei morti rimane una ricorrenza molto sentita…a Palermo come nel resto dell’isola.

È soprattutto la festa dei bambini che ricevono  i regali che i parenti defunti porteranno in dono nella notte fra l’uno,  giorno di Ognissanti , ed il due Novembre. La tradizione vuole che, oltre ai giochi per i più piccini, i morti lascino un cesto con frutta secca (simbolo di prosperità), biscotti di vario tipo, la pupaccena (statuetta  cava di zucchero, raffigurante una donna o un cavaliere…ma anche un power ranger, una winx e altri “idoli” dei bambini dei giorni nostri) e…squilli di trombe e rullo di tamburi…LA MARTORANA!

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È un dolce tipico della città di Palermo fatto di pasta reale (ossia un impasto a base di zucchero e farina di mandorle), “inventato” dalle monache del  convento della Martorana e realizzato con l’aiuto di stampi in gesso dalle più svariate forme: frutti, ortaggi, panini con la milza e con le panelle…

Nelle settimane precedenti la festa, le pasticcerie si riempiono di pomodori, pannocchie, fragole, castagne e panini di pasta reale ma in diverse famiglie, come nella mia, la martorana si prepara in casa coinvolgendo i bimbi…

1 kg di farina di mandorle

800 g di zucchero a velo

200 ml di acqua

2 bustine di vanillina

2 cucchiaini di miele

coloranti alimentari

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In una ciotola amalgamare la farina di mandorle con lo zucchero a velo, la vanillina ed il miele aggiungendo poco alla volta l’acqua a filo. Impastare energicamente e velocemente  perchè il calore delle mani scioglie l’olio contenuto nelle mandorle,  avvolgere l’impasto nella pellicola e lasciar riposare mezz’ora in frigo. Foderare le formine di gesso con della pellicola (oppure cospargerle con amido di mais), prelevare un po’  di pasta reale e fatela aderire per bene nella formina, eliminare le eccedenze ed  estrarre delicatamente il dolce forgiato dalla formina facendo attenzione a non romperlo. Ripetere tali operazioni sino all’esaurimento dell’impasto, riporre i frutti di martorana in un luogo asciutto e lasciarli indurire per un giorno o due prima di procedere alla colorazione. Sciogliere i colori con n po’ d’acqua e con dei pennelli  per alimenti procedere alla decorazione della  pasta reale; lasciar asciugare e decorare con foglie, piccioli et c. facilmente reperibili nei negozi di articoli per pasticceria.

Martorana (1)-crop

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