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Davvero poche parole per presentare un cibo che, a mio parere, è in assoluto il più buono del mondo…
Mia grande passione sin da quando ero bambina, sarei capace di mangiarne in quantità esagerate senza mai esserne stanca!

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Le fette di pane e pomodoro generosamente irrorate di olio buono per anni sono state le protagoniste indiscusse delle mie merende estive; oggi continuano ad essere pietanza prediletta, cibo coccola che preparo  per me sola.

Spesso, soprattutto nelle giornate calde quando non mi avvicinerei ai fornelli neanche pagata,  il pane e pomodoro costituisce il mio pranzo però, onde evitare sbrodolature e rivoli d’olio giù sino al collo,  taglio grossolanamente le fette di pane a pezzetti e prepaparo una sorta di

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Pappa al pomodoro

(dosi a sentimento)

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Fette di pane casereccio

Pomodorini datterini maturi

Origano

Pepe

Peperoncino

Sale

Olio

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Lavare i pomodori e tagliarli a pezzetti, traferirli in una ciotola e condirli con sale, pepe, peperoncino, tanto origano e copioso olio evo; mescolare per bene e lasciare da parte.

Tagliare grossolanamente le fette di pane casereccio ed adaggiare i pezzetti in un piatto; distribuire il condimento di pomodoro sul pane e lasciar riposare qualche minuto in modo tale che il pane possa assorbire il sughetto del condimento.

A questo punto io mi sistemo sul divano, o meglio sul dondolo in giardino se sono in campagna, e mi godo il piatto più buono del mondo.

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Con questo post partecipiamo al contest di Diario della mia cucina dal titolo Cuor di pomodoro


e siccome questo piatto può essere preparato anche con il pane raffermo (basta aggiungere qualche cucchiaiata d’acqua al condimento di pomodoro ) lo proponiamo anche per la raccolta antispreco “Il pane secco non si butta” di Mangia e bevi

Ma proviamo ad essere onesti. Non è forse vero che se  nei buffet di un aperitivo o di qualche cena,  dovessero esserci i vol au vent ne facciamo sempre una bella scorta? Sarà che per caso, vista la quantità che abbiamo nel piatto, ci piacciono? E allora, visto che questi cestini di pasta sfoglia non sono poi una merce così rara, PERCHE’ NON CE LI FACCIAMO A CASA LONTANI DA OCCHI INDISCRETI!!?

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Eccone una facile, gustosa e veloce versione:

20 vol au vent

250 g di patate

2 cucchiaiate di capperi

1 mazzetto di menta

200 g di tonno sott’olio

50 g di olive denocciolate

4 cucchiaiate di mayonese

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Sbollentare le patate in acqua salata. Appena saranno ben cotte farle raffreddare un po e pelarle mentre sono ancora tiepide. Dissalare i capperi mettendoli per circa mezz’ora in acqua fredda e nel frattempo tagliuzzare le patate lesse.

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Trasferire tutto in un mixer (patate, mayonese, olive, capperi, menta e tonno). Aggiustare di sale e pepe e frullare per qualche minuto fino ad ottenere un composto omogeneo (se dovesse risultare troppo compatto, aggiungere ancora mayonese). A questo punto riempire i vol au vent con un cucchiaino o con la sac a poche e guarnire con dei semi di papavero.

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Per anni ho fatto parte di quella maggioranza di donne che di calcio non solo non ne capisce niente ma neanche gliene frega… Finchè non mi sono imbattuta in lui, L’Assaggiatore Ufficiale, che non solo di calcio ne capisce ma gli piace pure parecchio!

Ed eccomi dunque allo stadio, in Curva Nord, a tifare Palermo (e quale altra squadra altrimenti?); a scommettere sulla vincitrice del mondiale; ad ammirare il goal fra i pali su punizione del Signor Del Piero; ad attendere le ultime esternazioni di The Special One (chi? José Mário dos Santos Félix Mourinho, naturalmente); ad indignarmi perchè Lippi non porterà Miccoli in SudAfrica e a stupirmi per le azioni di Loria, difensore con il vizio del goal, che (anni fa) ci ha fatto fare un sacco di punti al Fantacalcio…

La cosa buffa è che in questo vortice pericoloso non sono caduta solo io ma, in modo più marginale e moderato, anche i miei amici di sempre: Il Cuoco e L’Assaggiatrice Ufficiale!

Sicché il 14 sera Il Cuoco ospiterà a casa sua la visione della partita dell’Italia (that’s amicizia!) e fra i vari finger food da mettere in tavola per la combriccola riunita davanti alla tv a tifare azzurri ci saranno anche dei collaudatissimi Panini all’olio con pesto di rucola e lombata.

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Per i panini

250 g farina oo

250 g farina manitoba

250 g di latte

90 g di olio

40 g di zucchero

12 g di sale

1 cubetto di lievito di birra

Per il pesto

100 g di rucola

2 cucchiai di Parmigiano Reggiano

una manciata di mandorle

il succo di mezzo limone

un pizzico di sale

una manciata di pepe bianco

olio evo (un “filo” abbondante e generoso)

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Miscelare le farine e lo zucchero in una ciotola capiente; sciogliere il lievito nel latte tiepido e aggiungerlo gradualmente alla miscela di polveri. Impastare energicamente, aggiungere il sale e, quando il composto comincia ad incordare,  l’olio. Continuare ad impastare sino a completo assorbimento.

Lasciar lievitare, ben coperto,  il composto così ottenuto per circa due ore quindi sgonfiare la pasta su una spianatoia leggermente infarinata.

Comporre tante palline da circa 30 g ciascuna, disporle sulla teglia precedentemente oleata e lasciar lievitare sino al raddoppio del volume. Spennellare i panini crudi con olio d’oliva ed infornare a 200° per 15 minuti circa._

Preparare il pesto di rucola frullando  a crudo tutti gli ingredienti; assaggiare e aggiustare di sale e pepe.

A questo punto farcire i panini con con il pesto ed una fetta di lombata.

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In extremis, con questo post, partecipiamo al contest de La cucina di qb dal titolo “Il panino con la coppa“.




Non per essere autocelebrativi ma questa qui è davvero una chicca golosa!

Perfetta con i formaggi stagionati, con una tagliata di tonno, con un arrosto di maiale, come ripieno per dei cestini di pastafrolla… insomma, versatile e molto molto buona.

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Composta di cipolle

1 kg di cipolle

200 ml di aceto

300 g di zucchero

50 g di uvetta

olio evo

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Sbucciare ed affettare le cipolle;  in una casseruola far scaldare un filo d’olio ed aggiungere le cipolle e l’uvetta. Quando le cipolle si saranno appassite aggiungere lo zucchero e l’aceto; salare, pepare e lasciar cuocere  mescolando di tanto in tanto finchè il tutto non si sarà addensato.

Versare la composta bollente in vasetti di vetro sterilizzati con chiusura ermetica; tapparli e capovolgerli per qualche minuto.

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Polvere di limone

… basta poco, che ce vo’?

Bhe, tempo e pazienza!!!

Ma il risultato del lavoro è una polverina magica dall’aroma intenso, dal profumo strepitoso che dona ai piatti quel sapore in più.

Gli impieghi sono dei più svariati: nelle creme dolci, nelle salsine per condire il pesce e/o la carne, nei risotti, nell’insalata, nelle torte e nella macedonia…

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La lista degli ingredienti è quasi inesistente: tanti limoni assolutamente biologici.

Lavare i limoni e, con l’ausilio di un pelapatate, privarli della scorza facendo ben attenzione a non prelevare la parte bianca amarognola. Distribuire le scorze uniformerete  su una placca da forno ed infornarle ad una temperatura di 80° per circa 3-4 ore o comunque finché non risultino ben secche e dure ( ma non bruciate!). Farle raffreddare completamente e macinarle; conservare la polvere così ottenuta ed usarla per rifinire le vostre preparazioni.

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Udite! Udite!

Dichiariamo aperta la stagione delle melanzane!

Nel maremagnum delle ricette siciliane e non  che ne prevedono l’utilizzo, per togliere di mezzo l’imbarazzo della scelta, ci siamo affidati alla sorte… e quindi, dopo regolare sorteggio, hanno vinto le polpette di melanzane!!!

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Ingredienti:

1 kg di melanzane

150 g di pangrattato

1 uovo

100 g di formaggio grattuggiato (caciocavallo o grana)

50 g di scamorza affumicata

1 bel mazzetto di menta

1/2 spicchio d’aglio tritato molto finemente ( se ve la sentite)

sale, pepe q.b.

olio per friggere

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Tagliare le melanzane a pezzettoni e farle sbollentare in pochissima acqua per circa 20 minuti oppure, cuocerle al microonde per una decina di minuti.Una volta cotte, scolarle e farle raffreddare in uno scolapasta. Appena sono fredde strizzarle per bene e trasferirle in un recipiente. Schiacciare grossolanamente con i rebbi di una forchetta.

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Aggiungere l’uovo, il formaggio grattugiato e la scamorza tritata, la menta e, se vi piace, l’aglio. Aggiustare di sale e pepe ed impastare bene. Infine aggiungere il pangrattato e continuare ad impastare   finché non è tutto ben amalgamato. Dare forma alle polpette, tuffarle in olio bollente e cuocerle  finché non si sarà formata un bella crosticina. Trasferirle su carta assorbente e servirle tiepide, magari accompagnate da dei pomodorini scottati in padella con olio e aglio.

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Con queste polpettine partecipiamo alla raccolta di Nanny dal titolo “Il cibo in un boccone

Buono, simile al gelato, facilissimo e veloce da preparare, il semifreddo è uno di quei dolci che, servito a fine pasto come dessert, ti fa fare sempre una gran bella figura!!

Se poi son giorni caldi in cui lo scirocco soffia impetuoso senza dar tregua è davvero l’unica alternativa per un dolcetto home made che riscuota successo da portare ad una cena.

Questo in particolare è sublime (si capisce che è il nostro preferito??) ed è una variate del noto semifreddo alle mandorle tipico della cucina palermitana ma ormai esportato ed apprezzato ovunque.

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Semifreddo al pistacchio

500 ml di panna fresca

200 g di zucchero

150 g di pistacchi

4 uova

2 cucchiai da the di pasta di pistacchi di Bronte

200 g di cioccolato al 70%

acqua qb

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Tritare grossolanamente i pistacchi e caramellarli con metà dello zucchero. Montare la panna e riporla in frigo.

Separare i tuorli dagli albumi e montarli con lo zucchero rimasto sino a che non diventano spumosi; montare gli albumi a neve ferma ed aggiungerli poi ai tuorli mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Aggiungere dunque la pasta di pistacchi ed incorporare la panna montata, avendo sempre l’accortezza di mescolare dal basso verso l’alto. Infine molto delicatamente unire  dei pistacchi caramellati.

Distribuire sul fondo di stampini monoporzione (o in uno stampo da plumcake) rivestiti di pellicola i rimanenti pistacchi caramellati, versare in ciascuno di essi il composto e riporre in freezer per 12 ore.

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Mezz’ora prima di portare in tavola spostare il dolce in frigo; servire il semifreddo accompagnandolo con una salsa ottenuta facendo fondere a bagnomaria il cioccolato con un paio di cucchiai d’acqua.

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Con questo semifreddo al pistacchio partecipiamo al contest di Malù dal titolo “Fresche dolcezze d’estate

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Noi di “Un filo d’olio” ricordiamo un uomo nato nella terra dei vespri e degli aranci nei cui occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di giustizia che lo portò a lottare

Erbazzone

La festa del lavoro ci ha colti intenti nello studio di blog e libri dedicati alla magnificenza della cucina emiliana e così ispirati dal vortice di prelibatezze, ci siamo lanciati nella preparazione dell’ erbazzone,  piatto che ci è sembrato adattissimo all’ “ambient” del primo Maggio e, pur essendo la prima volta, ammettiamo, senza falsa modestia, di essere rimasti molto ma molto soddisfatti…

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Per la pasta

400 gr di farina 00

140 gr di strutto

latte freddo q.b. a rendere l’impasto liscio

12 gr di sale

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Per il ripieno

1 kg circa di verdurine miste (bieta, spinaci, radicchio, cicoria, rucola)

1 cipolla media

100 gr di pancetta affumicata a cubetti

150 gr di parmigiano

olio sale & pepe

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Lavorare insieme la farina, lo strutto ed il sale. Aggiungere il latte necessario a rendere l’impasto liscio. Lavorare bene e far riposare  l’impasto in frigo per circa 30 minuti.  Nel frattempo sbollentare  le verdure.  In una padella fare imbiondire la cipolla tritata e la pancetta. Quando le verdure saranno cotte, scolarle, strizzarle bene e tritarle grossolanamente. Aggiungerle quindi al fondo di cipolla e pancetta e farle insaporire sul fuoco per qualche minuto.

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Appena le verdure si saranno  raffreddate, aggiungere il parmigiano e mescolare bene. Tirare fuori l’impasto dal frigo e dividerlo, usandone un terzo per il coperchio e i restanti due terzi  per foderare una teglia del diametro di 30 cm. Farcire la forma, mettere il coperchio e sigillare bene i bordi. Spennellare con abbondante olio d’oliva e cuocere in forno per 25 minuti circa a 200°C.

Di recente abbiamo avuto modo di sperimentare questa ricetta che degli amici belgi ci hanno “passato” mentre erano qui in vacanza. Bisogna essere sportivi e riconoscere che i cari cugini d’oltralpe col cioccolato ci sanno proprio fare…Avrete modo di notare che il dolce in oggetto non spicca certo per leggerezza ma, garantiamo che l’assaggio finale fa dimenticare ogni cosa…

250 gr di cioccolato fondente al 70%

200 gr di burro

4 uova

100 gr di zucchero a velo

Fare fondere in un tegame, a fiamma molto bassa, il burro tagliato a pezzetti. Quando sarà ancora semi sciolto, unite lo zucchero a velo e  le scaglie di cioccolato fondente . Mescolare bene fino ad ottenere una crema liscissima. Togliere il tegame dal fuoco  ed aspettare che la crema si freddi. A questo punto incorporare le uova uno ad uno sbattendo energicamente con una frusta.

Versare quindi il composto in uno stampo da plum cake ben imburrato ed infarinato. Cuocere in forno per 25 minuti a 180°. Lasciare raffreddare e sformare.Giusto per non farsi mancare niente, lo abbiamo servito con un po di gelato al pistacchio, secondo noi accoppiata imbattibile.